Come la CIP può rafforzare l’alfabetizzazione sanitaria
Sapere è potere, anche nell’ambito della salute. L’alfabetizzazione sanitaria della popolazione ha infatti un grande impatto sul benessere delle persone e, in tal senso, la cartella informatizzata del paziente potrebbe dare un contributo importante. È questa la conclusione, espressa in un articolo pubblicato nel novembre del 2021, a cui giunge Catherine Bugmann*, collaboratrice scientifica presso il Centro di competenza e di coordinamento di Confederazione e Cantoni eHealth Suisse.
Chi desidera prendere decisioni riguardo la propria salute deve riuscire a trovare informazioni, a comprenderle e anche ad applicarle correttamente. Possedere le cosiddette «competenze di salute» ne è una condizione indispensabile.
La cartella informatizzata del paziente potrebbe fornire un importante contributo in questa direzione. Questa la conclusione a cui è giunta Catherine Bugmann, collaboratrice scientifica presso eHealth Suisse, in un articolo scientifico dal titolo «La cartella informatizzata del paziente può rafforzare l’alfabetizzazione sanitaria?» («Kann das elektronische Patientendossier die Gesundheitskompetenz stärken?») pubblicato sulla rivista «Pflegerecht»**.
Link esterno: Competenze di salute
Confronto con il progetto pilota
L’articolo illustra il senso e la finalità della cartella informatizzata del paziente e la mette a confronto con il progetto «Open Notes» già implementato in venti Paesi. Come per la cartella informatizzata del paziente, con «Open Notes» i pazienti possono accedere, tramite un portale e in qualunque momento, ai documenti relativi alla loro cartella clinica. La nuova forma di scambio di informazioni sembrerebbe influire positivamente sul rapporto tra professionisti della salute e pazienti. Effettivamente questo nuovo tipo di rapporto medico-paziente facilita la presa di decisione ed evita malintesi sui trattamenti medici. È quanto emerge da varie ricerche. Le esperienze maturate con «Open Notes» hanno consentito inoltre di evidenziare l’importanza della comunicazione interpersonale nell’ambito medico. Un professionista della salute deve poter spiegare a una paziente anche risultati e concetti complessi in modo chiaro e
comprensibile.
Le chance della cartella informatizzata del paziente
Oltre alle esperienze positive citate, nel suo articolo Catherine Bugmann illustra la situazione attuale relativa all’alfabetizzazione sanitaria della popolazione svizzera e le aspettative di quest’ultima riguardo alla CIP. Secondo uno studio menzionato nell’articolo, quasi la metà della popolazione svizzera ha difficoltà a gestire in generale le informazioni in materia di salute. Alcuni contenuti non vengono compresi o addirittura nemmeno trovati. I siti Internet e le app non sempre rendono le cose più facili: il 72 per cento degli svizzeri afferma infatti di avere difficoltà a gestire le informazioni sanitarie digitali. «Naturalmente tutti noi possiamo lavorare sulla nostra alfabetizzazione sanitaria», afferma Catherine Bugmann. «Ma anche la società
deve fare la sua parte attraverso il sistema sanitario ed educativo». Catherine Bugmann esorta infatti la società a definire condizioni quadro che consentano ai cittadini di essere ben informati e di assumersi responsabilità personali.
Link esterno: Studio: Health Literacy Survey 2019-21
Un cambiamento culturale sostenuto da tutti
Allo stesso modo, gli strumenti puramente tecnologici – come la cartella informatizzata del paziente – non sono sufficienti. Gli utenti devono disporre anche delle competenze necessarie per poter impiegare tali tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo sicuro ed efficiente. Altrettanto importanti sono le misure di formazione e informazione per la popolazione e le strutture sanitarie previste in relazione alla cartella informatizzata del paziente: «Gli specialisti, per esempio, devono essere sensibilizzati sul tema della digitalizzazione già durante la formazione», afferma Catherine Bugmann, riassumendo: «In questo modo realizzeremo un cambiamento culturale sostenuto da tutte le persone interessate».
** La versione integrale dell’articolo può essere scaricato qui in tedesco a pagamento:
Link esterno: «La cartella informatizzata del paziente può rafforzare l’alfabetizzazione sanitaria?»
* Catherine Bugmann, lic. rer. soc., è collaboratrice scientifica presso il Centro di competenza e di coordinamento di Confederazione e Cantoni eHealth Suisse